Avvento e periodo di Natale 2010-2011
A fine ottobre si è aperto il laboratorio del Presepe organizzato da Noi Associazione e seguito con abilità dalla maestria di Enrico e da mamma e papà pazienti che hanno aiutato i loro bambini a realizzare case, montagne e i vari scenari del presepe. Il presepe è stato allestito di domenica in domenica dagli stessi bambini che alla messa delle ore 9.30, durante il rito dell’offertorio, hanno portato all’altare i vari oggetti e le preziose statue antiche assieme al pane, il vino e alle candele dell’Avvento. Ecco le tappe che hanno scandito il progressivo allestimento del presepe che qui saranno accompagnate da alcuni riferimenti biblici atti a spiegare meglio, a chi legge, l’importanza dei singoli elementi che sono stati portati al presepe:
- Domenica 28 novembre: il Paesaggio. Presso il presepe è stato creato lo sfondo con le montagne aride, alcune palme e alcune zone di verde. Un ‘ambiente ostile, un deserto come il nostro cuore in cui abbiamo voluto richiamare la parola di Marco (Mc 1,3) : “Voce di uno che grida nel deserto, preparate la venuta del Signore” ; un invito recepito dai bambini che con questa prima domenica hanno preparato lo sfondo per la Natività.
- Domenica 5 dicembre: il Villaggio di Betlemme. I bambini hanno portato al presepe le grandi case/albergo che avevano creato con cura durante il laboratorio. La parola di riferimento per questa domenica è stata tratta dal Vangelo di Matteo (Mt 2,6): “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Guida: da te uscirà, infatti, un capo che pascerà il mio popolo , Israele”. Un invito per tutti i bambini a fare spazio nel loro cuore a Gesù Bambino che viene per dargli gioia.
- Domenica 12 dicembre: il Bue e l’Asino. I bambini hanno portato queste due statuine come simbolo anche della loro umiltà. Ci accompagna la profezia di Isaia (Is1,3): ““Il bue ha riconosciuto il suo proprietario e l’asino la greppia del suo padrone” secondo l’interpretazione di Origene di Alessandria.
- Domenica 19 dicembre: Maria e Giuseppe. I bambini hanno portato all’altare i genitori di Gesù che sono poi stati posti nella grotta in attesa del Bambino che viene, invito questo a tutti noi a vegliare perché Gesù arriverà e nascerà a Natale in tutti noi. La parola di Luca (Lc 2,3-5) ci illustra come Maria e Giuseppe hanno vissuto quest’attesa: “Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta.”
NATALE DEL SIGNORE: Un bambino ha portato all’altare Gesù Bambino che poi è stato posto dal presbitero presso il presepe. In tutto il mondo il giorno di Natale risuona il messaggio degli angeli “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama”, sappiamolo accogliere in noi. La Chiesa in questo giorno si fa proclamare questa parola di Giovanni (Gv 1,14) : “E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come unigenito del padre, pieno di grazie e verità”.
- Domenica 26 dicembre: i Pastori e le pecore. I bambini hanno portato al presepe le statue di pastori e pecore come simbolo di tutti noi che con umiltà ci dobbiamo avvicinare a Gesù. La Parola di Luca (2,10-11)ci invita a non essere timorosi ma a gioire perché è nato il Salvatore : “I pastori furono presi da grande Timore, ma l’angelo disse loro Non temete, ecco vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un Salvatore che è Cristo Signore.”
- EPIFANIA DEL SIGNORE: i bambini hanno portato all’altare i tre Re Magi che sono poi stati poi posti in adorazione presso la grotta come invito a tutti noi di avvicinarci a Cristo nella mangiatoia per chiedere aiuto. La parola di Matteo (Mt2,10-11) ci invita ad adorare Cristo: “Al vedere la stella, essi provarono una grande gioia. Entrati nella grotta, videro un bambino con Maria sua madre e prostrati lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.”
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