mercoledì 22 dicembre 2010

Il presepe dei bambini

Per la terza volta il Circolo Noi Associazione, con la collaborazione del gruppo Liturgico e dei catechisti è stato realizzato un nuovo presepe creato interamente dai bambini nel laboratorio che, da fine ottobre, si è svolto ogni martedì coinvolgendo ben più di 30 bambini. Dopo l’esperimento iniziale del Natale 2008 in cui abbiamo fatto la prima esperienza di un così grande presepe nella chiesa nuova, nel 2009 il progetto è stato sempre più affinato fino ad arrivare al bellissimo presepe di quest’anno in cui, ancora una volta, tutti i bambini hanno dimostrato le loro grandi capacità creative.

L’anno scorso era stato proposto un presepe ambientato in un ambiente rurale simile a quelle delle campagne venete di inizio ‘900, quest’anno l’ambientazione è la terra d’Israele, la vera e propria Betlemme in cui Gesù nacque più di duemila anni fa.Per comprendere bene la bellezza del presepe fatto dai nostri bambini, abbiamo preso ispirazione dai Vangeli che sono utili per spiegare l’insieme della scena. Il titolo che è stato dato all’opera di quest’anno è “Non c’era posto per loro” una ripresa diretta dal Vangelo di Luca (2,7). Gesù nasce in una stalla, fuori dalla città, perché non c’era posto nell’albergo; nasce fuori dalle mura che sono qui rappresentate da un alto muro con delle torri angolari come quelle delle antiche città. Cristo nasce in una stalla, in un luogo puzzolente, povero, senza fasce e senza un focolare che lo potesse scaldare. In questo posto nasce il vero Re, non tra i sontuosi e ricchi palazzi, il suo trono è un umile mangiatoia non un trono e a riscaldarlo non ci sono camini ma il bue e l’asinello.

clip_image002Sopra la grotta si erge l’angelo che da il lieto annuncio a tutta la campagna circostante, ma anche a tutti noi, “Gesù è nato, Gloria a Dio nell’Alto dei cieli e pace in terra”. Dalla parte opposta alla grotta si sviluppa il villaggio tutto chiuso in se stesso, le case sono chiuse, come molte volto il nostro cuore è chiuso al Signore, non ascoltando la nuova notizia che Gesù è nato per tutti noi. Le case a cupola, la forma delle porte e delle finestre riprendono le forme delle case orientali: le ampie scalinate che conducono agli ingressi, i tetti piatti con cupole tonde sulle casa dei ricchi rappresentanti della borghesia israeliana che rappresentano gli alberghi,la muratura chiara fa intravvedere mattoni in cotto fatti con fango e sabbia secondo la tradizione orientale. Dietro le sontuose case del primo piano si sviluppa poi una catena montuosa brulla, senza vita presso cui sorgono delle umili casi dei pastori. Dal fondo del villaggio giungono i pastori con le loro pecore a rendere omaggio a Gesù Bambino. Il messaggio viene subito accolto da loro che, umilmente, giungono alla grotta per rendere gloria al Salvatore.

Anche quest’anno accostiamoci al presepe con atteggiamento di riflessione e di ammirazione per l’opera dei nostri bambini che ci danno modo di accostarci alla Natività di Cristo nella Betlemme ideale qui rappresentata che è immagine del nostro mondo e della nostra vita in cui dobbiamo saper accogliere Gesù Bambino che viene per noi.

GRAZIE A TUTTI I BAMBINI

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